28 Marzo 2024
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I Divisione: tutti contenti, nessun entusiasmo.

07-03-2011 10:33 - News generiche
Mi sono chiesto qual´è il motivo che spinge qualcuno ad entrare al PalaMatteoli di sabato pomeriggio per assistere alla partita della I Divisione femminile, massimo campionato provinciale, dove le ragazze del G.S. Bellaria Pontedera, prime in classifica, affrontano la Volterrana, quart´ultima, ovvero cosa si aspettano di vedere gli spettatori, una partita di volley si, d´accordo, ma come? Ovviamente tutti i sostenitori si augurano di vincere, ma mi sono chiesto anche se aspettarsi di vedere una bella partita è lecito oppure no.
Mi sono reso conto che i tifosi molto coinvolti, tipo genitori, fidanzati, fratelli, mariti, nonni, parenti di vario grado, non sono assolutamente obbiettivi sull´argomento bel gioco, ma alla fine si concentrano solo sul risultato e se dopo aver vinto 3 a 1, come è successo, vai a chiedere ad ognuno di loro come abbiamo giocato, loro ti risponderanno prontamente "benissimo, abbiamo vinto 3 a 1".,
Il gioco della pallavolo è estremamente ostico da capire nei dettagli , le sfumature sono impercettibili, se non si conoscono un minimo di regole e non si ha una piccola base di conoscenza tecnica, alla fine tutto si risolve al risultato e al ricordo di chi ha fatto i punti più spettacolari.
Non sarà cosi naturalmente per tutti, ma questa è la tendenza massima, che porta alla fine a non capire le scelte tattiche dell´allenatore, gli schieramenti in campo, le potenzialità dei ruoli, la scelta degli schemi su ricezione facile, la capacità di smistamento del gioco della regista, la decisione di affidare a chi i palloni che scottano, e così via.
Chi ha guardato in faccia le ragazze di Volterra durante il riscaldamento ha capito subito che queste avevano solo voglia di togliersi il dente in fretta e andare a casa, avevano l´espressione di chi pensava " perché oggi mi deve capitare questo fastidio?". Si aspettavano tutto questo ancora di più dopo il primo set decisamente noioso perso da loro 25-10 in soli 18 minuti, nonostante il nostro livello di gioco fosse decisamente slow.
Partita facile allora? Ma quando mai!
Il nostro livello si è ulteriormente abbassato, facendocele credere alla fine così intensamente che, nonostante loro giocassero in una , e ho cercato inutilmente, sul loro sito, il nome della loro numero 6 per farle personalmente i complimenti, abbiamo perso il secondo 24-26. Tutto questo ci ha poi fatto penare in tutto il proseguo del match e sono servite quasi due ore per avere ragione delle nostre modeste avversarie. Abbiamo giocato male ed il bello è che guardando i punteggi delle nostre, non sembrerebbe nemmeno. Questa è la classica partita giocata male tatticamente e quindi, eccetto un paio di casi, non è stata sbagliata in campo ma fuori. Abbiamo fallito nelle tre regie e poi spiego cosa intendo.
La ricezione è andata abbastanza bene, Lorenza si è decisamente riscattata in questo fondamentale e anche Clarissa e Fania, non perfetta come al solito in attacco ma comunque ottima partita la sua, hanno fatto un buon lavoro. Questo è un ottimo inizio per la bontà del gioco, ma a seguire è mancata una prestazione all´altezza di Milena, che nonostante il buon lavoro delle colleghe, si è trovata troppe volte in ritardo sul pallone dovendo spesso ricorrere al palleggio impreciso in bagher. Oltretutto tocca troppe volte il primo pallone, non per sfortuna, ma perché si trova semplicemente nel posto sbagliato e questo è il primo errore di regia. Nonostante ciò lei è stata una delle migliori artefici della vittoria, capendo nel quarto set che Clarissa era la nostra attaccante più in forma e gli ha confezionato sette palloni d´oro che la nostra opposta non ha esitato a mettere a terra. La Cetti è stata la migliore in campo, ha fatto tanti punti e pochi sbagli e io continuo a pensare che utilizzata in un ruolo dove possa toccare un numero maggiore di palloni potrebbe giovare maggiormente alla squadra. Anche perché una nostra banda, non è stata assolutamente all´altezza della situazione e anche perché le difese continuano a non essere il nostro forte e tenere in panchina una grintosa nei recuperi come la Gunetti è, secondo me, un grosso errore. E state tutti certi che lei di questa cosa non viene certamente a lamentarsi con me e io, ormai trattato come un completo incompetente, posso dire quello che mi pare. Buona a mio avviso la prestazione di Ester che nell´altra analisi ha frainteso le mie parole, io ho molta stima in lei, è potente e ha carattere e credo che possa permettersi livelli di gioco superiori di uno o due scalini rispetto alla prima divisione, lavorando meglio sui tempi di attacco e sui rapporti col prossimo. Siamo passati meglio e con maggior continuità al centro, anche Veronica ha fatto un buon lavoro con i muri e con il punteggio globale, ma non c´è verso di vedergli attaccare un pallone con potenza e cattiveria, ma comunque sia, cosa tragica, continuiamo a non praticare schemi e il gioco sembra più frutto di magiche coincidenze che di decisioni preconcette. La seconda regia, quella a bordo campo, in fasi critiche o indecise di gioco, mi sembra che abbia il dovere di dare indicazioni ben precise e informazioni dettagliate alle ragazze sulla situazione dinamica del match, cosa che non appare dalla tribuna e nemmeno dalle rare riunioni dei dirigenti, e questo è la terzo fallimento delle regie di cui parlavo sopra, che hanno il preciso dovere di monitorare precisamente tutto quello che accade in campo e fuori, con il doloroso compito di essere ben chiari con tutto lo staff sul rendimento globale del team a costo di decisioni impopolari. Sono sicuro che volendo valorizzare con serie più prestigiose il livello della squadra, il primo passo da compiere, ancora prima di pensare all´organico, è quello di aumentare, migliorare e compattare il gruppo dirigenziale che cosi strutturato non mi sembra in grado di affrontare impegni più gravosi come un eventuale campionato regionale. Purtroppo ora dobbiamo pensare al Cascina, e questa può essere la partita che vale la stagione. Mi auguro che la preparazione di questo incontro sia speculare e dia un sprint particolare alle nostre che devono presentarsi all´appuntamento con una dose particolare di orgoglio. Un saluto di pronta e completa guarigione va a Linda, ci auguriamo tutti di vederla in palestra prima possibile completamente ristabilita e pronta al rush finale.
(d.t.)


Fonte: Ufficio stampa società foto FotoFlashLive

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