A volte mi chiedono perchè alleno...
24-02-2011 20:30 - News generiche
A volte mi chiedono perchè alleno. I miei amici, i conoscenti, i familiari. Specialmente quando vado a dir loro che molte sere a settimana sono fuori casa. O meglio, quasi tutte. Quale è la molla che mi spinge a farlo? Che divertimento c´è? Quali sono le motiviazioni che mi spingono? Sicuramente sono un tipo molto competitivo, e questa è una bellissima valvola di sfogo per me stesso. Ma il motivo principale credo che sia un altro.
Sabato scorso (il 19 Febbraio) abbiamo perso la nostra prima partita in campionato. Noi come GS Bellaria non avevamo mai perso un punto in classifica in questa stagione e per me come allenatore erano 380 giorni che non perdevo una partita ufficiale. La sconfitta avrebbe potuto essere una mannaia da 10 Kg.
Ebbene martedì all´allenamento ho avuto un´altra ulteriore risposta del perchè alleno, del perchè provo soddisfazione a fare questa attività. Forse era scontato entrare in palestra e trovare tutte le atlete. Forse non era così scontato, di martedì, dopo una sconfitta, dopo la prima sconfitta, trovarle tutte disposte a ripartire immediatamente, a mettersi in discussione, a lottare per cercare un briciolo di miglioramento nel primo allenamento della settimana, con il sorriso ed un piglio che era difficile imaginare quel martedì.
Il martedì solitamente facciamo pesi e ricezione. Abbiamo cambiato programma, abbiamo fatto pesi, velocità e difesa. Ho visto atlete andare a cercare una difesa a terra fino alle 22,30 senza tirarsi mai indietro. Ho visto spingere e chiamarsi, incitarsi. Ho visto anche chi ha problemi fisici fare un passo di fatica in piu´. Ho visto ciascuna di loro mettersi in discussione e non cercare quello che non aveva funzionato il sabato prima, ma cercare quello che avrebbero potuto trovare il sabato dopo.
A qualcuno puo´ sembrare scontato. A me no. Noi non siamo una prima divisione di giovanine dalle belle speranze. Molte delle nostre atlete non hanno nemmeno l´1% di probabilità di un futuro pallavolistico di buoni livelli. Non siamo un Under 16 o un Under 18 di ragazze che si allenano per provare a salire piu´ categorie possibili. Siamo una squadra di molte quasi trentenni (e per questo mi prendero´ qualche offesa). Siamo una squadra di mamme. Di persone che lavorano anche a molti Km di distanza. Siamo una squadra di atlete dove difficilmente qualcuna di noi farà grandi salti di categoria. E questo non potete sapere quanto puo´ essere pesante in palestra durante un allenamento.
Ma non è mai successo di sentirne il peso. Queste caratteristiche della nostra formazione non bastano a togliere a ciascuna atleta la voglia di combattere e di provare a dimostrare qualcosa in piu´. Per il semplice piacere di una nuova sfida. Una sfida con gli avversari. Una sfida con gli anni passati. Una sfida con loro stesse. Una sfida di loro stesse contro il resto del mondo quando solo 6 mesi fa manco si conoscevano!
All´inizio dell´anno ho dichiarato apertamente che il nostro obiettivo era entrare nelle prime quattro del campionato. Che per noi sarebbe stato difficilissimo costruire una squadra competitiva, capace di lottare per i primi posti, e credevo fermamente in quello che dicevo. Perchè venivamo tutte da situazioni molto diverse, perchè non eravamo piu´ di primo pelo e così malleabili. Perchè ricostruire tutto partendo da nessuna base dell´anno precedente mi sembrava molto molto difficile.
Adesso non so che tipo di risultato faremo. Ma so sicuramente una cosa. Che quando provo queste soddisfazioni, quando esco di palestra dopo un allenamento come quello di martedì, la mia annata sara´ da me valutata sicuramente come positiva. Arrivero´ a luglio e sapro´ di aver fatto bene ad allenare un anno in piu´. Non so quale sarà la nostra posizione in classifica: Prime ? Ultime ? Quinte ? Terze ? Ma so che sicuramente dovro´ ringraziare ciascuna di loro per avermi dato una motivazione in piu´ per rimanere in palestra. E per dare anche a me la possibilità di giocare una nuova sfida.
Forse in qualche altra sera di giugno o luglio con il caldo che copre ogni centimetro della palestra, forse qualche altra sera di inverno, con le palestre fredde, mi trovero´ a chiedermi se ne vale la pena fare le undici tutte le sere in palestra. Se ne vale la pena di caricarsi dei problemi di gestione che le atlete spesso portano. Ma spero di trovare sempre almeno un allenamento all´anno che mi dia queste soddisfazioni. Perchè allora sapro´ che la risposta è: SI! Ne vale la pena. E saprò di non aver buttato via nemmeno un minuto del mio tempo.
Mi scuso per l´abuso di questo spazio.
Marco Angiolini
Sabato scorso (il 19 Febbraio) abbiamo perso la nostra prima partita in campionato. Noi come GS Bellaria non avevamo mai perso un punto in classifica in questa stagione e per me come allenatore erano 380 giorni che non perdevo una partita ufficiale. La sconfitta avrebbe potuto essere una mannaia da 10 Kg.
Ebbene martedì all´allenamento ho avuto un´altra ulteriore risposta del perchè alleno, del perchè provo soddisfazione a fare questa attività. Forse era scontato entrare in palestra e trovare tutte le atlete. Forse non era così scontato, di martedì, dopo una sconfitta, dopo la prima sconfitta, trovarle tutte disposte a ripartire immediatamente, a mettersi in discussione, a lottare per cercare un briciolo di miglioramento nel primo allenamento della settimana, con il sorriso ed un piglio che era difficile imaginare quel martedì.
Il martedì solitamente facciamo pesi e ricezione. Abbiamo cambiato programma, abbiamo fatto pesi, velocità e difesa. Ho visto atlete andare a cercare una difesa a terra fino alle 22,30 senza tirarsi mai indietro. Ho visto spingere e chiamarsi, incitarsi. Ho visto anche chi ha problemi fisici fare un passo di fatica in piu´. Ho visto ciascuna di loro mettersi in discussione e non cercare quello che non aveva funzionato il sabato prima, ma cercare quello che avrebbero potuto trovare il sabato dopo.
A qualcuno puo´ sembrare scontato. A me no. Noi non siamo una prima divisione di giovanine dalle belle speranze. Molte delle nostre atlete non hanno nemmeno l´1% di probabilità di un futuro pallavolistico di buoni livelli. Non siamo un Under 16 o un Under 18 di ragazze che si allenano per provare a salire piu´ categorie possibili. Siamo una squadra di molte quasi trentenni (e per questo mi prendero´ qualche offesa). Siamo una squadra di mamme. Di persone che lavorano anche a molti Km di distanza. Siamo una squadra di atlete dove difficilmente qualcuna di noi farà grandi salti di categoria. E questo non potete sapere quanto puo´ essere pesante in palestra durante un allenamento.
Ma non è mai successo di sentirne il peso. Queste caratteristiche della nostra formazione non bastano a togliere a ciascuna atleta la voglia di combattere e di provare a dimostrare qualcosa in piu´. Per il semplice piacere di una nuova sfida. Una sfida con gli avversari. Una sfida con gli anni passati. Una sfida con loro stesse. Una sfida di loro stesse contro il resto del mondo quando solo 6 mesi fa manco si conoscevano!
All´inizio dell´anno ho dichiarato apertamente che il nostro obiettivo era entrare nelle prime quattro del campionato. Che per noi sarebbe stato difficilissimo costruire una squadra competitiva, capace di lottare per i primi posti, e credevo fermamente in quello che dicevo. Perchè venivamo tutte da situazioni molto diverse, perchè non eravamo piu´ di primo pelo e così malleabili. Perchè ricostruire tutto partendo da nessuna base dell´anno precedente mi sembrava molto molto difficile.
Adesso non so che tipo di risultato faremo. Ma so sicuramente una cosa. Che quando provo queste soddisfazioni, quando esco di palestra dopo un allenamento come quello di martedì, la mia annata sara´ da me valutata sicuramente come positiva. Arrivero´ a luglio e sapro´ di aver fatto bene ad allenare un anno in piu´. Non so quale sarà la nostra posizione in classifica: Prime ? Ultime ? Quinte ? Terze ? Ma so che sicuramente dovro´ ringraziare ciascuna di loro per avermi dato una motivazione in piu´ per rimanere in palestra. E per dare anche a me la possibilità di giocare una nuova sfida.
Forse in qualche altra sera di giugno o luglio con il caldo che copre ogni centimetro della palestra, forse qualche altra sera di inverno, con le palestre fredde, mi trovero´ a chiedermi se ne vale la pena fare le undici tutte le sere in palestra. Se ne vale la pena di caricarsi dei problemi di gestione che le atlete spesso portano. Ma spero di trovare sempre almeno un allenamento all´anno che mi dia queste soddisfazioni. Perchè allora sapro´ che la risposta è: SI! Ne vale la pena. E saprò di non aver buttato via nemmeno un minuto del mio tempo.
Mi scuso per l´abuso di questo spazio.
Marco Angiolini
[]